biblioest, Università degli Studi di Trieste e delle provincie del Friuli Venezia Giulia, Sebina, biblioteca, opac, catalogo biblioteca, Friuli, Regione Friuli, biblioteche del Friuli Venezia Giulia, Catalogo biblioteca, Prestito libri, prestito ebook, reteindaco
Dopo tre secoli di schermaglie con i vicini veneziani e istriani, che ne impedirono lo sviluppo portuale, Trieste venne dichiarata, nel 1719, portofranco; tale franchigia venne poi estesa dall'imperatrice Maria Teresa a tutti gli stranieri che vi abitavano (1771).
[...]
Iniziarono così a formarsi colonie di greci, dalmati, albanesi ed ebrei del Levante in cerca di libertà civili e di un ambiente imprenditoriale favorevole. Le successive "Patenti di tolleranza", promulgate dal figlio di Maria Teresa, Giuseppe II, nel 1781/1782, accordarono libertà di culto a tutte le minoranze acattoliche. Così gli ebrei vennero liberati legalmente dall'obbligo del segno, furono ammessi ad entrare in tutte le professioni liberali, poterono far parte della deputazione di borsa, acquistare immobili, prendere in affitto terre. Nel 1784 i cancelli e le mura del ghetto di Trieste - istituito nel 1693 - vennero definitivamente divelti. Gli ebrei, presenti sul suolo triestino dal XIII secolo, avevano stimolato la libera imprenditoria del ceto mercantile mediante la loro attività di piccoli prestatori di denaro a interesse. Fu anche per questo che, fino al 1693, la popolazione cristiana della città - vicina alle idee della Riforma protestante - era riuscita ad ottenere, dalle autorità governative ed ecclesiastiche, che la "sua" comunità ebraica non venisse né espulsa né inibita nella sua attività economica; ma l'equilibrio di interessi che aveva regolato fino ad allora la convivenza civica finì per incrinarsi, e iniziarono le richieste di espulsione e i primi passi istitutivi del ghetto. Inizialmente fu chiesto che gli ebrei venissero obbligati a risiedere all'interno delle tredici case che circondavano Piazzetta Trauner (e le modalità di richiesta fanno supporre che tale scelta fosse economicamente interessata). Gli stessi ebrei - la comunità contava allora tra i sessanta e gli ottanta membri - oppose strenua resistenza dato che gli spazi individuati erano chiaramente troppo angusti. Nel 1696 fu loro permesso di restare nella zona centrale di Portizza di Riborgo, che non tardò a rivelarsi anch'essa insufficiente. La popolazione ebraica Triestina radoppiò nel decennio tra il 1748 e il 1758, passando da 120 a 221 membri, per arrivare a contare, nei cinquant'anni successivi all'abolizione del ghetto, circa 1080 anime (era quindi decuplicata in un secolo e mezzo). Resta il fatto che, grazie all'impulso che la Casa Imperiale d'Austria aveva voluto imprimere all'attività portuale della città, unica dell'impero ad affacciarsi sul Mar Adriatico e quindi sul Mediterraneo, gli ebrei triestini furono emancipati per primi tra gli altri ebrei austro-ungarici e ben prima degli ebrei del resto della Penisola. A causa dell'emancipazione - a Trieste come altrove - iniziarono a giocare due componenti; da una parte, la maggioranza degli ebrei stessi fu entusiasta di entrare a far parte di società allargate e di entrare a pieno titolo nelle loro economie e culture, e fece di tutto per riuscirci; dall'altra furono presi precisi provvedimenti legislativi che ne incoraggiavano l'assimilazione. Ad esempio, uno dei provvedimenti di Giuseppe II rese obbligatoria ed equiparata l'istruzione scolastica statale per i bambini ebrei; inoltre, già dal 1820 era stato accolto con particolare favore un editto imperiale che richiedeva per i futuri rabbini un'istruzione adeguata anche in filosofia e dottrine generali, per meglio guidare spiritualmente un ceto ebraico in forte trasformazione. Fu a questo punto che prese le mosse l'Istituto Superiore Rabbinico di Padova, inaugurato nel 1829, primo in Europa ad essere stato creato a questo preciso scopo. A dare grande impulso a tale Istituto fu Samuel David Luzzatto, nato a Trieste nel 1800; egli vi si trasferì nell'anno dell'inaugurazione e vi rimase fino alla morte, nel 1865.