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La valutazione della “genitorialità” costituisce un’area di ricerca multidisciplinare che valorizza i contributi della psicologia clinica e dello sviluppo, della neuropsichiatria infantile, della psicologia della famiglia, della psicologia sociale e giuridica, della psichiatria forense, e risulta particolarmente feconda per le potenziali applicazioni operative che ne possono derivare a diversi livelli dell’intervento psicosociale, ivi comprese le valutazioni specialistiche che vengono svolte sia in sede di CTU, sia dai servizi sociosanitari.
L’APS-I (Assessment of Parental Skills-Interview) - giunto alla seconda edizione aggiornata ed ampliata - si rivolge alla valutazione delle capacità e delle incapacità genitoriali.
Lo strumento si propone di effettuare un assessment non tanto del profilo di personalità del genitore e/o delle sue capacità generiche, ma dei comportamenti specifici attuati in un periodo definito e che definiscono le “funzioni di base” legate all’esercizio concreto della genitorialità.
Non va inteso come una scaletta di intervista, ma serve a indirizzare chi effettua la valutazione verso le aree maggiormente significative nel corso del colloquio con il genitore.
Lo strumento può essere applicato in diverse situazioni: situazioni di pregiudizio della salute psicofisica del minore e rischio di abuso/trascuratezza; situazioni di abbandono; decisioni in merito alla perdita della responsabilità e alla messa in adozione; separazione dei genitori e di valutazione dei criteri per l’affidamento e custodia dei figli.
A completamento e integrazione dell’applicazione del protocollo APS-I si prevedono ulteriori osservazioni e valutazioni complementari che riguardano il funzionamento psicologico e relazionale del genitore e del figlio ed il funzionamento familiare, con la presenza di eventuali “problemi relazionali” secondo il DSM-5, inclusa l’alienazione genitoriale.
Le unità di metodo proposte forniscono uno strumento utile non solo per effettuare le opportune valutazioni e assumere decisioni in ambito giudiziario, ma anche per indirizzare gli interventi di supporto e di Parent Training.
La seconda edizione include i risultati delle ricerche su coppie di genitori separati e approfondimenti sulla sua applicazione nei casi di abuso e maltrattamento e nei casi di separazione e affidamento dei figli, nei quali il principale criterio di valutazione investe la capacità del genitore di rispettare il diritto del figlio di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con entrambi i genitori e con i loro ascendenti (“criterio dell’accesso”).
Conclude il volume il Decalogo sulla valutazione della genitorialità, che intende offrire in modo sintetico e chiaro alcune fondamentali linee di indirizzo a quegli psicologi, neuropsichiatri infantili e psichiatri che, nelle vesti di consulenti dell’autorità giudiziaria, sono chiamati ad esprimere pareri tecnici sull’idoneità di un genitore o di una coppia genitoriale.