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Matteotti, Giacomo

Persona

Date 1885-1924

Paese ITALIA

Autore di 33 risorse

è soggetto di 56 risorse

1885-1924 // Passato dagli studi giuridici all'impegno politico, socialista riformista, consigliere, deputato, promuove la costituzione del Partito socialista unitario, viene ucciso da una squadraccia fascista. Nato a Fratta Polesine (RO) e morto a Roma.

Nascita 22-05-1885 Morte 10-06-1924

Giacomo Matteotti (Fratta Polesine, 22 maggio 1885 – Roma, 10 giugno 1924) è stato un politico, giornalista e antifascista italiano, segretario del Partito Socialista Unitario, formazione nata da una scissione del Partito Socialista Italiano al Congresso di Roma dell'ottobre 1922. [...]

Fonti

Bibliografia nazionale italiana: nuova serie del bollettino delle pubblicazioni italiane ricevute per diritto di stampa a cura della Biblioteca nazionale centrale di Firenze. A. 1, n. 1 (gen. 1958)- Firenze, Centro nazionale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, 1958- (CDROM

Il movimento operaio italiano. Dizionario biografico, 1853-1943, a cura di Franco Andreucci, Tommaso Detti, Roma, Editori riuniti, 1975-1979.

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      Scheda dati autore

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    name: Matteotti, Giacomo
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    Data Morte: 10-06-1924
    RifWiki: http://it.wikipedia.org/wiki/Giacomo_Matteotti
    Descrizione: Giacomo Matteotti (Fratta Polesine, 22 maggio 1885 – Roma, 10 giugno 1924) è stato un politico, giornalista e antifascista italiano, segretario del Partito Socialista Unitario, formazione nata da una scissione del Partito Socialista Italiano al Congresso di Roma dell'ottobre 1922. Fu rapito e assassinato il 10 giugno 1924 da una squadra fascista capeggiata da Amerigo Dumini, a causa delle sue denunce dei brogli elettorali e del clima di violenza messi in atto dalla nascente dittatura di Benito Mussolini nelle elezioni del 6 aprile 1924. Secondo alcuni storici il delitto fu anche conseguenza delle indagini di Matteotti sulla corruzione del governo, in particolare sulla vicenda delle tangenti della concessione petrolifera alla Sinclair Oil; proprio il giorno in cui venne ucciso, Matteotti avrebbe dovuto infatti presentare un nuovo discorso alla Camera dei deputati, dopo quello sui brogli del 30 maggio, in cui avrebbe rivelato le sue scoperte riguardanti lo scandalo finanziario coinvolgente anche Arnaldo Mussolini, fratello minore del Duce. Il corpo di Matteotti fu ritrovato circa due mesi dopo dal brigadiere Ovidio Caratelli. Il 3 gennaio 1925, di fronte alla Camera dei deputati, Benito Mussolini si assunse pubblicamente la «responsabilità politica, morale e storica» del clima nel quale l'assassinio si era verificato. Tale discorso fu seguito dall'approvazione delle leggi fascistissime e dalla decadenza dei deputati che avevano preso parte alla secessione dell'Aventino in protesta al delitto Matteotti.
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