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Sofri, Adriano

Persona

Date 1942-

Paese ITALIA

Autore di 51 risorse

è soggetto di 3 risorse

1942- // Dirigente politico, giornalista, scrittore, nato a Trieste.

Adriano Sofri (Trieste, 1º agosto 1942) è uno scrittore, opinionista e attivista italiano, ex leader di Lotta Continua, condannato a ventidue anni di carcere – dopo un lungo iter giudiziario – quale mandante, assieme a Giorgio Pietrostefani, dell'omicidio del commissario di polizia Luigi Calabresi, avvenuto nel 1972. [...]

Fonti

Bibliografia nazionale italiana: nuova serie del bollettino delle pubblicazioni italiane ricevute per diritto di stampa a cura della Biblioteca nazionale centrale di Firenze. A. 1, n. 1 (gen. 1958)- Firenze, Centro nazionale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, 1958- (CDROM

World biographical Index. Internet-edition. K. G. Saur Eletronic Publishing Munchen: www.saur-wbi.de , Autore non trovato

Catalogo in linea della Library of Congress http://catalog.loc.gov

Dal catalogo

  • Scheda dati autore (per debug... da rimuovere)

      Scheda dati autore

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    === DATI WIKI ===
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    Descrizione: Adriano Sofri (Trieste, 1º agosto 1942) è uno scrittore, opinionista e attivista italiano, ex leader di Lotta Continua, condannato a ventidue anni di carcere – dopo un lungo iter giudiziario – quale mandante, assieme a Giorgio Pietrostefani, dell'omicidio del commissario di polizia Luigi Calabresi, avvenuto nel 1972. Come esecutori materiali furono condannati invece i militanti di Lotta Continua Leonardo Marino e Ovidio Bompressi.Arrestato brevemente nel 1988, e condannato, per il reato di concorso morale in omicidio, la prima volta nel 1990, fu incarcerato in via definitiva nel 1997, con l'eccezione di circa 6 mesi tra il 1999 e il 2000 a causa della revisione del processo. Dal 2005 Sofri scontava la pena in regime di semilibertà e dal 2006 di detenzione domiciliare a causa di problemi di salute. È stato scarcerato nel gennaio 2012 per decorrenza della pena, ridotta a 15 anni per effetto dei benefici di legge. Pur assumendosi la corresponsabilità morale dell'omicidio, a causa della campagna di stampa diretta contro il commissario portata avanti assieme agli altri membri di Lotta Continua, Sofri si è sempre proclamato innocente per quanto riguarda l'accusa penale, così come affermato anche dai coimputati, a eccezione del reo confesso Marino. Un ampio movimento innocentista ha sostenuto negli anni l'estraneità di Sofri al delitto, ricordando le contraddizioni del pentito, in particolare il fatto che Sofri avrebbe ordinato il crimine solo concedendo una sorta di silenzioso assenso ritenuto non verificabile.
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