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venerdì

2

dicembre

Convegno di studi in occasione del centenario della nascita di Gino Pavan 1921 -2021

Convegno di studi in occasione del centenario della nascita di Gino Pavan 1921 -2021

Biblioteca statale Stelio Crise - 1 - 2 dicembre, h. 09:00

La Biblioteca è lieta di ospitare il convegno di studi dedicato alla poliedrica figura e all’opera dell’architetto Soprintendente Gino Pavan, organizzato dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con il Segretariato regionale del Ministero della Cultura per il Friuli Venezia Giulia e la Società di Minerva.

Apriranno i lavori i saluti istituzionali del Segretario regionale del Ministero della Cultura per il Friuli Venezia Giulia Andrea Pessina, della Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia Simonetta Bonomi, della Direttrice della Biblioteca statale Stelio Crise di Trieste Francesca Richetti, della Presidente della Società di Minerva Rossella Fabiani e del Presidente dell’IRCI– Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata Franco Degrassi.
Le due giornate di studi saranno introdotte dalla prolusione di Giovanni Carbonara, professore emerito dell’Università La Sapienza di Roma e tra i maggiori storici dell’architettura a livello internazionale. Interverranno al convegno studiosi provenienti da diversi istituti del Ministero della Cultura assieme a quelli delle Università di Trieste, Roma-La Sapienza, Venezia IUAV e della Scuola Archeologica Italiana di Atene. A perfezionare la conoscenza della figura, dei molteplici interessi e delle attività dell’architetto Pavan vi saranno le testimonianze di altri studiosi, suoi colleghi presso la Società di Minerva.

 Il convegno spazierà tra i multiformi aspetti della vita lavorativa di Gino Pavan. Verranno presentati interventi riguardanti il contesto storico in cui l’architetto iniziò la sua carriera, i restauri e le attività di valorizzazione in Istria, in Veneto, nella città di Ravenna, la sua passione per l’archeologia – anche quelle industriale e urbana – nata durante l’esperienza presso la Scuola Archeologica Italiana di Atene. Saranno presi in esame interventi intrapresi nel periodo post terremoto del Friuli, la prima catalogazione e valorizzazione della collezione Eugenio Garzolini, oggi parte del patrimonio della Soprintendenza. Saranno presentati anche i primi esiti dello studio sul suo archivio privato donato dagli eredi alla Soprintendenza medesima. Verrà infine dato conto della sua passione per l’opera dell’architetto Pietro Nobile, di cui era diventato il maggior studioso.

Ecco il programma