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E' in edicola il nuovo numero  di “Studi Goriziani”

E' in edicola il nuovo numero di “Studi Goriziani”

È incentrato sulla figura di Aldo Manuzio, e ne rivela anche un insospettabile legame con la moderna “graphic-novel”, il numero 111 di "Studi goriziani", la storica pubblicazione della Biblioteca statale Isontina, disponibile proprio da questi giorni nelle librerie

GORIZIA - È incentrato sulla figura di Aldo Manuzio, e ne rivela anche un insospettabile legame con la moderna “graphic-novel”, il numero 111 di "Studi goriziani", la storica pubblicazione della Biblioteca statale Isontina, disponibile proprio da questi giorni nelle librerie. La rivista, del costo di 25 euro, è edita dalla Bsi e dalla Libreria antiquaria Drogheria 28.

Il volume prende le mosse dalle celebrazioni manuziane di Venezia, in particolare dagli atti del convegno promosso dal dipartimento di studi linguistici e culturali comparati dell'università lagunare e dal convento di San Francesco della Vigna. Le due giornate di studi si sono svolte l'8 (all'Università Ca' Foscari, Ca' Bernardo, Biblioteca Bali) e il 9 aprile 2016 (a San Francesco della Vigna).

Apre il volume l'intervento di Giovanna Zaganelli “Corrispondenze, richiami e interscambi tra parole e immagini nel Polifilo”, tra gli altri contributi citiamo “Tre paragrafi sopra alcune legature di tipo aldino” di Alessandro Scarsella ed “Erasmo e Aldo, Aldo e Erasmo” di Piero Scapecchi.

I contributi inediti, presentati per la prima volta negli atti, sono quelli di Massimo Gatta su Charles Nodier e Aldo Manuzio, di Paola Mollo su fonti letterarie e traduzione italiana del Musarum Panagyris, poema di Aldo ritenuto a torto scolastico, in realtà vero capolavoro della poesia umanistica, e di Antonella Ferro sulla collezione aldina della Fondazione Marco Besso.

Molto attuale è infine la relazione di Federica Formiga (Università di Verona) sulla ricezione di Aldo Manuzio nel fumetto e nella graphic-novel, un fenomeno, questo, recente e sorprendente nei suoi tratti interculturali (vedi la recente esperienza di Andrea Aprile e Gaspard Njock, Aldo Manuzio, Latina, Tunué, 2015, promossa dal Comune di Bassiano, luogo natale di Aldo). Questo aspetto indica altresì un inestimabile fil rouge di collegamento tra il contributo miliare di Manuzio e il lettore globale del 2000.

Chiude la raccolta Marco Menato, con il suo intervento su “La tipografia cinquecentina italiana. Appunti di bibliografia generale: i repertori cartacei. Con un capitolo sugli annali tipografici di Aldo”.