Ghachimat è uno sperduto villaggio algerino, dove, negli anni Novanta del Novecento, ancora si vive secondo i ritmi antichi e l'antica miseria, si seguono arcaiche tradizioni, si rispettano valori di un passato senza più senso. Tutti si conoscono, serpeggiano l'invidia, le malelingue, i rancori. Soprattutto, come in molte zone del Paese, non si spegne la rabbia suscitata dai ricordi della dominazione francese, della guerra di indipendenza e dei conflitti interni successivi. Qui vivono i protagonisti di questo romanzo corale, un gruppo di uomini in cerca della propria strada: lo scrivano Dactylo, il poliziotto Aliai, l'insegnante Kada, il nano Zane, il fannullone Jafer, il fabbro Lyès... Aliai e Kada si contendono l'amore di Sarah, la figlia del sindaco. E quando il poliziotto riesce a sposare la ragazza, l'ex amico decide di approfittare degli scontri politici suscitati dal ritorno in paese di un giovane fanatico per compiere una personalissima vendetta... Yasmina Khadra descrive in questo
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romanzo la discesa agli inferi di una comunità, dalla pacifica convivenza alla guerra civile, dalla solidarietà al sospetto, dalla compassione alla gelida indifferenza. E mostra a tutti come sia facile precipitare in una spirale di fanatismo e terrore, odio e sangue. E come il Male possa diventare parte dell'esistenza quotidiana.