biblioest, Università degli Studi di Trieste e delle provincie del Friuli Venezia Giulia, Sebina, biblioteca, opac, catalogo biblioteca, Friuli, Regione Friuli, biblioteche del Friuli Venezia Giulia, Catalogo biblioteca, Prestito libri, prestito ebook, reteindaco
Tra le diversità culturali che il fenomeno migratorio ha reso visibili nella nostra società, un posto preminente è occupato dalle pratiche tradizionali pericolose, e in particolare dalle mutilazioni genitali femminili (MGF). I dati epidemiologici soffrono, ancora, di una grave carenza metodologica e della difficoltà di una esatta rappresentazione del fenomeno.
[...]
Di origine tuttora ignota, questa pratica viene ancora perpetuata per ragioni socioculturali, psico-sessuali, igieniche, estetiche e religiose, che trovano nella cultura dei Paesi interessati una delle più forti resistenze all'abbandono. Tale pratica colpisce l’immaginario collettivo e pone interrogativi cruciali in un mondo sempre più multietnico e transculturale. È possibile mantenere un equilibrio fra un eccesso di pregiudizio eurocentrico e un eccesso opposto di tolleranza e relativismo? È giusto prendere posizione ed esprimere dei giudizi? È possibile agire? Il volume, nel tentativo di rispondere a queste domande, presenta un’ampia trattazione di questo fenomeno, al tempo stesso antico e moderno, ripercorrendone la storia, dall'antichità ai giorni nostri, presentandone il contesto clinico-antropologico e giungendo a descrivere la posizione della comunità medica internazionale e le strategie che possono essere adottate per contrastarlo. Vengono infine, considerate le possibili proposte e concrete strategie per raggiungere il difficile risultato dell'abbandono di una pratica pericolosa per le donne, senza che ciò sia percepito come un'imposizione o come un “tradimento” della propria cultura.