Istituto giuridico, oggi soppresso, mediante il quale l’autorità giudiziaria riconosceva a un privato, cui fosse stato affidato un minore dalla pubblica assistenza o che avesse comunque provveduto al suo sostentamento, il diritto di attribuirgli una posizione giuridica analoga a quella di figlio e di esercitare nei suoi confronti la patria potestà (Treccani.it)

Istituto che consentiva ad una persona alla quale fosse stato affidato un minore di ottenere, con provvedimento del giudice tutelare, che le venissero attribuiti i poteri inerenti alla potestà dei genitori